Cinque storie della Passione del Cristo, 1523-1525
Orazione nell’Orto (311 x 287 cm) Cristo davanti a Pilato (311 x 287 cm) Andata al Calvario (311 x 287 cm) Deposizione (311 x 287 cm) Resurrezione (253 x 287 cm)- Opera: Cinque storie della Passione del Cristo, 1523-1525 - Orazione nell’Orto (311 x 287 cm) Cristo davanti a Pilato (311 x 287 cm) Andata al Calvario (311 x 287 cm) Deposizione (311 x 287 cm) Resurrezione (253 x 287 cm)
- Autore: Jacopo Carrucci, detto Jacopo Pontormo (da Pontormo di Empoli FI, 1494 -1556)
- Provenienza dell\’opera: DATO MANCANTE
- Direzione dei lavori: Magnolia Scuderi e Monica Bietti, Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze, Pistoia e Prato. Il restauro è stato affidato alla ditta Daniela Dini, Firenze.
- Indagini scientifiche:
- Contributo: Samuel H. Kress Foundation e World Monuments Fund
- Documentazione Fotografica: Antonio Quattrone, Quattrone Photo Snc., Firenze
Note storiche
Le cinque lunette della Passione di Cristo, affrescate fra il 1523 e il 1524 dal Pontormo nel Chiostro principale della Certosa del Galluzzo, furono (a cominciare dai primi anni ’50 del secolo scorso) staccate e ricollocate all’interno. Nel 1956- al completamento di questo progetto- le lunette furono presentate alla mostra sul Pontormo a Palazzo Strozzi ed esposte assieme ad una serie di interessanti copie cinquecentesche tradizionalmente attribuite al pittore Jacopo Cimenti detto l’Empoli. Date le disastrose condizioni degli affreschi originali, le copie hanno fornito agli studiosi importanti informazioni sulla composizione di queste opere prima del degrado. Oltre alle copie delle cinque lunette, la serie comprende anche una copia della Cena in Emmaus, tela dipinta dal Pontormo per la Certosa ed attualmente conservata alla Galleria degli Uffizi.
Queste cinque preziose copie furono rubate nel 1973 e ritrovate l’anno successivo in condizioni di tale precarietà da rendere impossibile la loro ricollocazione, e per più di vent’anni sono state inaccessibili agli studiosi e al pubblico.
Il nostro intervento di restauro ha permesso non solo la pulitura e la conservazione delle lunette, necessari dopo oltre 40 anni dal loro stacco, ma anche il restauro delle copie cinquecentesche. Il restauro di quest’ultime si è rivelato particolarmente difficile. La loro estrema fragilità, dovuta in parte ai numerosi traumi subiti durante il furto e in parte alla tecnica originale caratterizzata da una sottilissima pellicola pittorica applicata su tela priva di preparazione, ha complicato l’intervento conservativo in ogni sua fase. E’ stato pubblicato un catalogo con la documentazione completa su questa affascinante opera di recupero, che riporta un compendio di nuovi elementi conoscitivi acquisiti durante i lavori e relativi alla committenza e alla realizzazione di queste copie, nonché diverse proposte per una loro più attendibile attribuzione.
Note storiche e note sul restauro tratte dal catalogo “Da Pontormo & per Pontormo”, “Le lunette del Pontormo: restauri vecchi e nuovi. Una verifica dopo più di quarant’anni” di Magnolia Scudieri, Monica Bietti, Daniela Dini, “Analisi per Fluorescenza X” di Pietro Moioli, Raffaele Scafè e Claudio Seccaroni, pp.49-64, pp.117, Centro Di, Firenze, 1996.